FEDERICO BERGAMINELLI
“Il lato oscuro dei social network – manuale di consapevolezza”
INTRECCI EDIZIONI
Adulti e ragazzi – sul web commettono gli stessi errori: sanno che i loro dati vengono raccolti, rielaborati e spesso venduti, ma lo considerano il prezzo da pagare per essere sempre connessi. Ad accomunarli è anche la quasi totale inconsapevolezza delle conseguenze delle loro attività sui social.
L’uso di smartphone è sempre più precoce e dilaga già tra i 7 e i 9 anni, con sempre meno attenzione ai sistemi di protezione. Aumentano i casi di cyberbullismo, mentre diminuisce la già scarsa propensione alla lettura. A questo si aggiunge una “emergenza sonno”: gli adolescenti vanno a letto tardi, dormono poco, e restano connessi anche di notte.
La permanenza immersiva e continuativa nell’agone della piazza virtuale contribuisce ad aumentare la fragilità di una generazione di adolescenti, costantemente in ansia da prestazione. Come se non bastasse sentirsi in competizione in ogni contesto in cui agiscono (dalla scuola allo sport, a qualunque altra attività svolgano), l’essere costantemente “in vetrina” e psicologicamente dipendenti dal giudizio degli altri – manifestato attraverso like e follower – li rende insicuri al punto di modificare il modo di comunicare tra di loro.
Mai una telefonata vera, solo successioni lunghissime di messaggi vocali (a volte anche di contenuto drammatico) che evidentemente li tranquillizzano, perché non li costringono a un contraddittorio in tempo (e situazione) reale.
La rete è un luogo di incredibili opportunità e di sterminate possibilità, ma anche un ambiente in cui non siamo “nati”, checché se ne racconti, e di cui è necessario comprendere le dinamiche di base, prima che un ambiente potenzialmente amico si trasformi in un luogo ostile.
Con questo manuale di consapevolezza, proviamo a comprenderne il lato oscuro per imparare a difenderci.
ANNUNZIATA GALLO
“La storia di Giacomino”
VOGLINO EDITRICE
Giacomino è un bambino vivace, curioso, a volte anche un po’ sbadato. In alcune circostanze è intollerante alle regole, altre volte si comporta come un bulletto.
In realtà, vorrebbe comportarsi bene e non combinare guai, ma chissà perché ottiene sempre il risultato opposto.
Tra una disavventura e l’altra, si sforza di cambiare e di scoprire il segreto del “buon comportamento”.
L’incontro con un cucciolo di cane e la nascita della sorellina Sofia gli faranno scoprire sentimenti sconosciuti, spronandolo a migliorare e a riflettere prima di intraprendere azioni potenzialmente dannose.
ANNA ANNUNZIATA
“La voce di Anna – la poesia che cura”
78EDIZIONI
Attraverso un percorso poetico autobiografico, Anna Annunziata narra il suo trauma dando parola alle ferite, ancora sanguinanti, che la sua infanzia violata ha provocato. Anna non ha stabilità, non ha sicurezza, non ha una pelle protettiva, non ha integrazione. Ha solo i suoi quaderni e i suoi libri, che le fanno compagnia. Negli ultimi anni una certezza si è fatta spazio: raccontare la sua storia per seppellire i fantasmi. Questo libro, attraverso la poesia, racconta di una donna, impegnata ad evitare la gente, le relazioni, la vita. Parla di difese, stati d’animo, rappresentazione di sé e la lontana speranza del riscatto.
MARCO SAGLIOCCHI
“Il teorema del tulipano”
ARMANDO DE NIGRIS EDITORE
Vanni Marano è un trentenne che si trova ad affrontare il passaggio dalla gioventù all’età adulta. Fatica ad abbandonare le vecchie abitudini, una routine fatta di serate trascorse ai videogiochi o in compagnia degli amici, un lavoro part-time insoddisfacente, ma non troppo impegnativo. Il desiderio della sua compagna di avere un figlio, però, lo costringerà a fare i conti con sé
stesso e con i propri fantasmi. Tra incomprensioni, litigi, riappacificazioni e crisi esistenziali, sarà un evento inaspettato a rimescolare completamente le carte e regalare un destino inatteso ad un impreparato Vanni.
Con uno stile di scrittura ironico e scanzonato, Marco Sagliocchi riesce a descrivere le ansie, le frustrazioni, le preoccupazioni di un’intera generazione di fronte alle sfide tipiche del nostro tempo: la paura di assumersi responsabilità, la precarietà del lavoro, le incertezze economiche, i dubbi esistenziali e gli scossoni sentimentali.